Old but gold

Vita

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    3,494
    Location
    Neverland

    Status
    Anonymous
    People say the darkness
    is where secrets are best hidden


    Spicchi di luce dorata filtravano tra gli edifici che componevano il ridente villaggio magico, ne impreziosivano l’architettura semplice e conferivano loro un’aura magica. A quel colore sgargiante si frapponeva quello lattiginoso delle volute di fumo che silenti spiravano dalle narici del francese.
    La Dama Bianca, questo il nome attribuito alla sigaretta di pergamena pressata tra le labbra; l’ultima sua creazione, tra le tante che l'avevano preceduta, miscelava erbe che inducevano uno stato di euforia, vigilanza e prudenza: una catarsi dei sensi, come la piega che aveva preso la sua vita.
    Cullata dal tepore emanato dal corpo del creatore, bruciava per il suo appagamento personale facendo emergere l’unico pensiero di riempire quasi due metri d’uomo con delle prelibatezze zuccherine. Scevro di certezze nel veder presenziare all’incontro l’ex compagna di scuola, Lucien ne conosceva fin troppo bene i modi da poter godere di almeno una speranza; faceva tanto la misteriosa ma alla fine cedeva sempre.

    Se il francese non fosse stato in errore ed avesse scorto la silhouette longilinea di Vita avanzare aggraziata verso di lui, l’avrebbe accolta con un cenno del capo ed un mite sorriso a mezzaluna. Con sguardo bilanciato, le iridi cristalline si sarebbero spalancate appena soffermandosi su qualche punto qua e là.
    - Giuro solennemente di non avere cattive intenzioni - avrebbe proferito facendo risaltare l’avverbio di negazione, certo che Vita avrebbe colto l’allusione. Con quella semplice frase intendeva rimarcare l’ovvio, giacché ai tempi di Hogwarts quel “non” veniva goliardicamente sotterrato da un pugno di sottese promesse.
    Alle sue spalle, una delle tre enormi vetrate che offrivano uno scorcio sulla sala da tea rivelava una nutrita clientela nonostante ormai non si potesse più citare il tanto conclamato tea delle cinque. Purtroppo la clientela abituale di Madama Piediburro era rappresentata da compiette che dispensavano atteggiamenti melensi in un ambiente ricucito ad hoc - andarci il giorno di San Valentino rappresentava una dichiarazione di masochismo puro e semplice - ma a Lucien poco importava. Gli bastava non avere gli irritanti puttini svolazzanti a scassargli i boccini, poi di vedere lingue avviticchiarsi e sospiri sdolcinati a raschiargli i timpani beh, li aveva sopportati da adolescente per rimorchiare figuriamoci se non poteva farlo in quel frangente.

    Nella tasca dei pantaloni strizzaboccini aveva riposto tutto il necessario dopo essersi spero in ricerche che non avevano dato i frutti auspicati. La docente di Hogwarts, con la sua passione smodata per l’Alchimia e la possibilità di attingere dalla biblioteca del castello, si sarebbe potuta rivelare assai utile per la sua causa.
    A quel punto l’ex adepto di Priscilla avrebbe provveduto ad aprire la porta del locale facendo cenno alla docente di precederlo.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    105

    Status
    Offline

    Night time brings clarity and focus to owls, even if the aperture of this vision comes with a stigma.



    Tutto nacque da un segreto marchiato nel petto e fra le cosce.
    La vita e la morte erano due presenze costanti. Morte era colei che mi guardava silenziosa quando le braccia non erano più in grado di ribellarsi. Senza occhi, senza pietà. Vita era colei verso cui e, in seguito, da cui cercai di fuggire. Era stata mia per un fugace momento per poi tornare in mano d'altri. La Morte della Vita venne ben presto a chiedere lo scotto da pagare. Dovevo solo eseguire, non desiderare. Essere il boia di me stessa, nascondere "la rossa", ucciderla. Non parlare, non fare, non...
    Eppure una volta mi era parso di provare qualcosa.


    Era la seconda volta nel giro di poco tempo che Vita Selwyn-Rowle veniva contattata da un uomo del suo passato. Entrambi avevano giocato con quel caotico prillo che le vorticava in testa e la spingeva verso un comportamento curioso e spregiudicato. Ed entrambi portavano con sé la vita e la morte. Chi dei due in senso letterale e chi metaforico, beh, non era una cosa interessante da sapere, al momento.

    Tra le righe sfrontate della calligrafia di Lucien aveva captato della freddezza nascosta. Nervosismo, anche? Ma forse era solo la sua percezione ad essere annebbiata. Svariati frammenti di un passato perduto le invasero la mente, costringendola ad attraversare altrettanti stati d'animo. Nostalgia, rammarico, euforia, perdita.
    Enigmatica, la runologa gli rispose seguendo la linea del suo essere: avrebbe deciso solo al momento se accettare o meno l'invito.

    Fai tanto la...ma poi cedi sempre.

    Non sopportavo quando mi mettevi di fronte a questa fastidiosa realtà. Io dovevo essere in un modo, ma tu non lo accettavi. E allora tiravi fuori altro. Con violenza o dolcezza, mi permettevi di conoscermi. Ti odio, sai?


    Vita Selwyn-Rowle odiava Lucien Lacroix. Ma non nel modo tradizionale in cui solitamente si odiavano le persone. L'ex compagno di casata era il riflesso di una ribelle serenità, perduta, che lui stesso aveva rovinato. No, che lei aveva voluto abbandonare. No: dovuto. Sempre il dovere, prima di tutto.

    Credevo di essere cambiata.
    No.
    È successo il necessario per farti rinsavire.


    La volta celeste da cui stavano cominciando ad apparire i primi astri della sera faceva da sfondo ad una Hogsmeade silente e bucolica. Il cappotto bianco legato in vita definiva i lineamenti sinuosi della strega, i cui passi si susseguirono lenti e costanti verso colui che aveva evitato di rivedere fin dai tempi della scuola. Lucien avrebbe scoperto nella donna lineamenti più maturi e uno sguardo in cui l'innocenza aveva fatto spazio alla cruda consapevolezza. In tutta risposta, Vita incontrò un viso pieno di contrasti che, un tempo, aveva voluto esplorare sotto ogni espressione contratta.
    Un sorriso le arcuò l'angolo sinistro delle labbra, dopo essersi fermata ad una manciata di centimetri dal francese. Le iridi oltremarine lo osservarono dalla zazzera fino all'altezza delle spalle.

    - Le intenzioni contano poco, di fronte ai fatti. - lo incalzò, allungando la mano sinistra verso la bocca del suo interlocutore. Le unghie smaltate di rosso creavano un piacevole conflitto con la carnagione chiara. A delineare la confidenza che i due potevano aver avuto, Vita prese delicatamente la dame blanche dalle labbra di Lucien e la portò alle proprie inspirando il sapore delle erbe utilizzate e della saliva dell'altro.
    - Esserti fatto uomo ti ha consentito di affinare anche questa abilità. - constatò soffiando via il fumo verso l'alto. Si concesse un'altra boccata prima di rendere la dama al suo legittimo proprietario.

    La luce proveniente dalle vetrate del Madama Piediburro si faceva sempre più intensa via via che stava calando la sera. Roteò le iridi, appena curiose di capire se ci fosse stato posto per loro, quando sentì la maniglia della porta abbassarsi. Guardò Lucien che con impulsiva non-chalance stava aspettando che la Rowle oltrepassasse la soglia. Dunque, gli passò accanto lasciando una scia di crisantemo ed entrò.

    Individuò un posto non lontano da uno degli angoli del locale che, sebbene avesse subito dei cambiamenti, le ricordava alcuni pomeriggi pieni di ozio e scoperte. Si sedette e dopo essersi tolta il cappotto, che poggiò sullo schienale dietro di sé, si accomodò con il gomito destro puntato sulla base lignea del tavolo. Accavallò le gambe creando delle pieghe nella gonna e toccò appena con il mento il dorso del medio e dell'indice. - Allora, cosa riguardano queste non cattive intenzioni? -

    Edited by Vita Selwyn-Rowle - 11/4/2022, 00:31
     
    .
  3.  
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    3,494
    Location
    Neverland

    Status
    Anonymous
    Dardi dorati incendiavano il mobilio conferendogli un’aura intima e mutandone le nuance già calde che ben si sposavano a quel tipo di ambiente. Le poltrone e i divanetti in stile vittoriano verde e rosa antico conferivano un aspetto spiccatamente vintage alla sala da tea, eppure Lucien non solo le trovava démodé, ma anche scomode per la sua stazza. Dopo aver detto addio alla Dama Bianca facendola evanescere con la punta del tiglio argentato, il mago seguì la scia di crisantemo all’interno del Piediburro e prese posto al tavolo scelto.
    Concesse un rapido sguardo ai presenti, cogliendo le lampanti differenze tra la media dei clienti e loro due. Le lunghe gambe da folletto si arcuarono occupando una generosa porzione di spazio, finendo per scontrarsi con quelle libere di stoffa della strega; agganciò il chiodo di pelle alla traversa schienale e si sollazzò con la curiosità grondante dalla domanda giuntagli alle orecchie.

    Bastardo, il mago si mostrò incurante della cosa, artigliando il menù e prendendo a sfogliarlo con manifesto interesse e tutta la calma di questo mondo. Il ripiano vitreo su cui la brochure era poggiata lo fece sorridere giacché ancora quando frequentava quel locale da ragazzo aveva ritenuto quei tavoli rei di inficiare sollazzamenti celati alla vista degli altri clienti. Il tempo parve cristallizzarsi e solo dopo minuti interminabili durante i quali l’Indicibile scorse più volte la stessa lista scuotendo il capo, richiuse con un colpo secco il listino. Si era già pentito di aver optato per quel luogo.
    Pronto ad ordinare, si massaggiò la peluria appena accennata che gli costellava il mento ispido. - Un argomento in cui sei molto ferrata - rispose ermetico lasciando che il velo d’attesa rimanesse a svolazzare placido sui sottintesi. Ovvio che Vita difficilmente avrebbe potuto intendere a cosa Lucien alludesse, essendovi diversi campi di sua competenza, sicché in uno slancio di magnanimità egli decise di servirle subito la risposta. Dopotutto non era nella sua indole tergiversare, salvo rari casi, e andava sempre al nocciolo delle questioni.
    - L’Alchimia -
    La risposta rischiarò la nube di ignoto con cui il mago aveva velato le proprie iniziali parole. Come spesso accadeva quando si accingeva a discutere di cose che lo interessavano, un luccichio balenò nelle iridi di ghiaccio.

    - L’altro giorno stavo studiando l’esagramma - mentre parlava, trasse dalla tasca dei pantaloni un pezzo di pergamena sulla quale aveva scarabocchiato il simbolo costituito da due triangoli equilateri, uno avente il vertice rivolto verso l’alto dal significato spirituale associato agli elementi leggeri Fuoco e Aria e il secondo con il vertice verso il basso rappresentante il principio corporale ed associatosi due elementi pesanti: Acqua e Terra. Simbolo conosciuto con altri nomi quali Esagramma, Esalfa, Stella a sei punte, Sigillo di Salomone e Stella di David era uno dei più potenti e usati. - Sappiamo che in Alchimia questo simbolo rappresenta l’unione ed equilibrio tra le forze cosmiche. - Con la punta della bacchetta Lucien andò a descrivere un’invisibile sinergia nel triangolo acquoso (femminile, rivolto verso l’alto) e in quello fuocoso (maschile, rivolto verso il basso) nel sistema dualistico conchiuso ed armonioso raffigurato. - Ne stavo studiando le varianti raffigurate nella storia. Ho vagliato il Buddismo, Giainismo, Induismo, le credenze indiane, cinesi ed egizie in cerca di nuove valenze archetipiche nelle raffigurazioni. Ho trovato il simbolo apotropaico quale efficace protezione contro i fulmini, l’esagramma circoscritto in un cerchio esterno divenuto segno generale dell'Arte Spagirica, il sigillo alchemico presente sul libro "Aureum Saeculum Redivivum" dell’alchimista Hernicus Madathanus. Quest’ultimo in particolare mi è valso diverse notti insonni per indagarne i misteri. -
    Si pinzò la lingua, ricordando l’incontro avuto con il Direttore del suo ufficio e quanto si erano detti.

    Che quell’argomento carpisse l’interesse del mago era evidente. Sebbene Lucien non fosse il tipo di mago che lasciava trasparire i propri sentimenti, chi aveva percorso una fetta di vita assieme a lui avrebbe forse potuto cogliere piccoli segnali esplicativi. Artigliò lo sguardo di Vita, assottigliando le iridi cobalto e facendosi pesantemente serio. - Vorrei sapere quali altre varianti e derivazioni del simbolo conosci - L’ex concasata idolatrava l’Alchimia e, come lui, l’aveva indagata a lungo nel corso degli anni.
    Se c’era qualcuno in grado di sorprenderlo sul quel frangente, quella persona era proprio lei.
     
    .
  4.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    189

    Status
    Anonymous
    Il pomeriggio al lavoro procedeva senza grandi scossoni, solo un pomeriggio di lavoro come molti altri prima di quello.
    Viole si spostava aggraziata tra i tavoli del locale, prendendo ordini e portando cibo e bevande ai clienti comodamente seduti.
    Caileigh era in cucina quel giorno, mentre Viole si occupava del servizio. Nonostante lavorasse lì ormai da un po’ non aveva ancora deciso quale delle due attività preferisse, ognuna aveva i suoi pro e i suoi contro.
    Al sentire aprirsi la porta diede una rapida occhiata verso la porta, segnandosi mentalmente di ricontrollare dove avrebbero preso i nuovi arrivati per poi andare al loro tavolo.
    Il locale, vista la sua posizione, era spesso frequentato da studenti e professori della scuola e quel giorno non era differente, infatti a fare il suo ingresso era stata la professoressa di Antiche Rune, madame Selwyn-Rowle.
    In sua compagnia c’era un uomo alto. Era il suo fidanzato? Non prestando orecchio al gossip Viole non aveva idea se fosse impegnata o meno, ma il locale era frequentato soprattutto da coppiette quindi era probabile.
    Inoltre la professoressa era molto bella, era solo ragionevole che avesse un fidanzato o quantomeno uno spasimante. Viole la trovava la più bella tra le insegnanti di Hogwarts.
    Viole finì con calma di servire il tavolo cui stava lavorando, dando modo alla coppia di nuovi arrivati di consultare il menu con calma, prima di dirigersi verso il tavolo occupato dall’insegnante e dal suo fidanzato.
    “Bonsoir madame, è un piacere vederla madame, come sta?” esordì con un sorriso educato ma sincero rivolgendosi alla sua insegnante per prima, salvo poi rivolgere la sua attenzione anche al suo accompagnatore, il sorriso appena meno accentuato “Buonasera anche a lei, signore.”
    Tirò fuori il blocchetto per appunti e la penna, pronta a prendere l’ordine della coppia, nel farlo notò i fogli sul tavolo ma non vi prestò alcuna attenzione.
    “Siete pronti a ordinare o volete che vi lasci ancora qualche minuto? Se avete domande sono a vostra disposizione, si vous voulez.” Concluse, restando in attesa della loro risposta.
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    105

    Status
    Offline
    Non sfuggì, agli occhi di Vita, una certa tendenza del francese alla procrastinazione. La sua domanda infatti rimase sospesa fra il profumo di vaniglia e i residui di zucchero che permeavano nell'aria. A differenza sua, la runologa non si era nemmeno disturbata a guardare chi li aveva anticipati nel locale. Supponeva comunque che, nonostante la fama di rifugio per innamorati, l'attività non campasse solo grazie a quei sabati al mese in cui gli studenti potevano gironzolare per il villaggio. In effetti, a quell'età trovare un posto in cui passare dei momenti d'intimità non doveva essere facile. Lei stessa ricordava angoli bui o aule vuote per un bacio fugace e il costante timore di venire scoperti.
    Osservò la superficie vitrea del tavolo sotto al quale la lunga gamba di Lucien aveva incontrato la sua. In nome di un passato piacevole, non la scostò, seppure non vedesse alcun messaggio nascosto in quel gesto. Lacroix non era il tipo da segnali: lui faceva e basta. O almeno, così lo ricordava.

    Sebbene non fosse un'assidua frequentatrice di quel posto, la Rowle sapeva già cosa avrebbe ordinato. Le volte in cui usciva dal castello erano divise fra i tre principali locali in maniera squilibrata. Era infatti La Testa di Porco il posto che più preferiva. Se infatti il Piediburro era noto per la sdolcinatezza, I tre manici lo era per il caos del resto degli studenti e di altri clienti fin troppo allegri e alticci. Secondo la sua visione, La Testa era intima e silenziosa. Comunque, data l'ora tarda, anche il locale scelto non era male. Gli studenti stavano rientrando al castello, quindi più i minuti passavano, più l'ambiente riscquisiva una certa calma.
    Senza fretta, attese che il suo accompagnatore studiasse con attenzione il menu, quando finalmente si decise a parlare.

    Alchimia

    Capì perché Lucien volle far crescere, con l'attesa, una certa tensione. L'Alchimia meritava un reverenziale rispetto e non poteva essere lanciata sul tavolo come fosse un paio di dadi casuali sebbene, anche con essa, alcune risposte sarebbero state trovate solo con la sperimentazione e, alle volte, in maniera fortuita.
    Raddrizzó appena la linea della schiena e arcuò di rimando l'angolo sinistro delle labbra in un sorrisetto compiaciuto. Una scintilla verde apparve nello sguardo cristallino mentre le punte dei capelli si tingevano di un rosso scarlatto.

    Stavolta fu lei a lasciare la domanda in sospeso. Si accarezzò la ciocca appena ondulata di capelli che occupava parte della fronte senza però scomporla ed osservò il foglio che Lucien aveva messo sul tavolo come fosse una buona mano di poker. Aveva notato Viole, una delle sue studentesse, avvicinarsi a loro con indosso la divisa del locale, quindi le parve scontato aspettare che si allontanasse di nuovo una volta prese le ordinazioni. - Buonasera, Signorina Saint-Clement. Direi che sono piacevolmente sorpresa. Tu, invece? - rispose criptica, lanciando un'occhiata al suo accompagnatore. L'argomento che stavano trattando l'aveva visibilmente stuzzicata. - Per me un caffé nero senza zucchero - ordinò. Lucien voleva addolcirla, ma la Rowle preferiva di gran lunga il pizzicore amarognolo.

    Le iridi concentrate sul foglio furono accompagnate dalla mano che andò a sfiorare la punta superiore dell'esagramma. - Spirito. -
    Il polpastrello accarezzò la carta e scese verso la punta opposta - Corpo -
    Picchiettò sulla superficie vitrea con la base dell'unghia e mosse appena la gamba accarezzando quella di Lucien, sebbene fosse troppo concentrata per dare importanza a quel gesto involontario.
    - Simboleggia il perfetto stato di meditazione, la pace assoluta nella quale l'uomo riesce a trovare un contatto con una conoscenza ancestrale che gli permetta di distaccarsi da tutto ciò che è materiale. -
    Quelli che ormai erano diventati degli smeraldi si alzarono su Lucien. Il ghigno divenne un genuino ed interessato sorriso. - Ma questo probabilmente già lo sai. Tuttavia, non trovi strano che in ogni religione e cultura abbia il medesimo significato? - domandò retorica, certa che Lucien si fosse posto la medesima domanda. La strega stava tastando il terreno in cerca di quella sintonia con il mago che un tempo avevano.
    - L'esagramma è uno, il più conosciuto, dei 44 sigilli di Salomone. Secondo il libro "Clavicula Salomonis" l'uomo in grado di utilizzare i sigilli avrà un potere immenso, dominerà il fuoco e l'acqua e ogni cosa creata avrà terrore e gli obbedirà. - Mentre parlava, un intenso brivido di piacere le percorse la schiena e la obbligò a trattenere un sospiro profondo. - Non solo tra gli uomini, ma anche tra gli spiriti e i demoni. Con l'esagramma si dice che Re Salomone abbia obbligato schiere di demoni ad aiutarlo nella costruzione del Tempio di Gerusalemme. Oltre al “Clavicula Salomonis” ci sono anche il “Lemegeton”( più noto come “La chiave minore di Salomone”) e il “Testamento di Salomone”. Testi utili per imparare come utilizzare i Sigilli e vincere la morte. - Fece una breve pausa sorseggiando il caffé che Viole aveva appena portato. Sebbene Vita non fosse troppo incline a mostrare le sue emozioni, odiando di rimando quando le sue abilità da metamorfomaga sfuggivano al suo controllo, quell'argomento l'aveva catturata come un cacciatore fa con una preda selvaggia. Il sapore amaro del caffé le invase la bocca riportandola per un momento alla realtà. - Voglio farti vedere una cosa. - proferì determinata. Che Lucien avesse voluto seguirla o meno, lei si sarebbe materializzata nel posto che la sua mente aveva scelto per scaricare quelle energie che sentiva rimbombarle nel petto. Dunque, si alzò lasciando i galeoni necessari per le loro bevande, insieme ad una rispettosa mancia, e uscì fuori dal locale. Avrebbe poi teso la mano verso Lucien, qualora l'ex compagno di Casata l'avesse seguita.
     
    .
  6.  
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    3,494
    Location
    Neverland

    Status
    Anonymous
    L’arrivo della cameriera spezzò l’attesa dell’inclusione attiva da parte dell’ex concasata alla discussione. Data la giovane età a Lucien venne naturale crederla una studentessa che racimolava qualche galeone con un onesto impiego; a suo tempo lui non aveva fatto altrettanto. I traffici clandestini assieme ad Ezra o in solitaria gli avevano fatto percorrere terreni insidiosi in bilico su un baratro, ma era quasi sempre riuscito a non cadere o a farsi poco male.
    Chiaramente colse subito il perfetto accento francese, stupendosi ancora una volta di quanti compatrioti avesse incontrato in terra britannica quando meno se lo era aspettato. Anche volendo celare le proprie origini, la sua inflessione l’avrebbe tradito perciò si limitò a restituirle lo stesso saluto da lei proferito poco prima. Vita le si rivolse come suppose si sarebbe posta con una sua studentessa, più che da semplice ed assidua frequentatrice del locale, avvalorando così la tesi maschile.
    Lasciò che facesse la propria ordinazione, scoprendosi ignorante - fino a quel momento - sui suoi gusti in fatto di caffè. A suo tempo quello era una cosa da grandi che non aveva mai interessato le loro papille gustative. O almeno così ricordava.
    - Per me un tortino con cuore caldo al caramello, una fetta di Black forest con frutti di bosco ed un tea matcha, grazie. -
    L’assenza di alcolici in quel luogo era uno dei tanti motivi che avevano sempre indotto il mago ad propendere per altri lidi e l’eccezione si era resa necessaria giusto in quel frangente.
    Ad ogni modo, per tutto c’era un rimedio.

    Quando la tazza di porcellana venne posata sul ripiano di vetro, un intenso aroma si sprigionò ad accarezzare l’olfatto del cliente. Il liquido olivastro rifletteva qualche zona d’ombra riconducibile al suo aspetto, lesto trasse dalla tasca del mantello una piccola fiala di vetro e ne versò il contenuto per correggere il tea.
    Come attribuiva un nome alle sigarette che creava, riservava il medesimo trattamento anche alle pozioni. Nello specifico, il liquido color inchiostro rievocava le sue origini francesi: Sang noir.
    Divorò dunque le pietanze con la voracità di chi non metteva nulla nello stomaco da giorni - non che fosse denutrito, semplicemente gli effetti collaterali di ciò che assumeva si palesavano più in fretta di quanto desiderasse.

    Come previsto, la discussione intavolata ghermì l’interesse della strega così in profondità da farla partire per la tangente. Lo fece a tal punto da modularne l’assetto esteriore in lievi richiami alla sua abilità di metamorfomaga e Lucien si domandò se Vita godesse della capacità di controllarla oppure ne fosse totalmente asservita. Non glielo chiese, si chiuse piuttosto in un rispettoso mutismo contemplativo delle sfumature rubiconde della cascata altrimenti dorata e lo smeraldo che aveva sostituito il colore naturale delle iridi espressive.
    Taluni testi menzionati erano stati soggetto delle nutrite letture del francese mentre altri titoli li udiva per la prima volta; non ebbe comunque problemi a seguire il filo del discorso giacché l’esposizione di Vita era semplice e cristallina, come ci si sarebbe aspettato da una docente. La Dama Bianca aveva lievemente alterato la concentrazione del mago; di contro, però, gli aveva altresì donato una spiccata inclinazione ad emozionarsi più del normale e se già l’argomento si guadagnava il tuo totale interesse, a quel punto pareva divenuto un chiodo fisso.

    Il “sangue nero” diluito nella varietà di green tea originario della Cina imperiale, era una pozione di sua invenzione che si avvaleva di un ingrediente d’eccezione: la La tacca chantrieri (altrimenti nota come pianta pipistrello o pianta gatto in riferimento ai suoi filamenti barbosi simili ai baffi ferini). Una pianta tropicale producente fiori raggruppati in ombrelle di colore nero o viola scuro simili a pipistrelli denominati “fiori del diavolo”. La sua peculiarità risiedeva nel rendere spiccatamente rilassati coloro che ne inspiravano o bevevano i semi triturati, mitigando gli spiriti inquieti che faticavano a lasciarsi abbracciare da Morfeo, ma un uso smodato poteva condurre ad un sonno imperituro.
    Metodico nei dosaggi, dopo poco il trentaduenne iniziò ad avvertire una piacevole sensazione come se, oltre ai fasci muscolari, anche le ossa si stessero sciogliendo; la mente veniva tirata in un morbido massaggio e cullata dalle parole della sua interlocutrice, assicuratasi la sua completa attenzione.

    Arresosi docilmente alle sensazioni autoimposte dall’elaborato fumogeno, Lucien trovò più favorevole ascoltare senza interrompere quello che rassomigliava un flusso di coscienza data la scioltezza con la quale Vita condivideva con lui il proprio sapere. Si sentì colpito come probabilmente si sentivano i suoi studenti quando la strega spiegava la lezione del giorno: piccolo piccolo e ammirato.
    - Mh? -
    Uno sfarfallio fuligginoso accompagnò la sorpresa che lo colse alla proposta dell’interlocutrice di spostarsi. In bilico sul domandarle o meno cosa intendesse mostrargli, egli decise di pinzarsi le labbra ed accettare che pagasse lei l’importo dovuto appuntandosi di contraccambiare appena fosse stato possibile. Seguì la docente fuori dal Piediburro, lasciando che la sferzata fresca della brezza serale lo corroborasse; inspirò a pieni polmoni lasciandosi inebriare dalla combo di sensazioni aggiuntive e lasciò che Vita lo conducesse dove voleva.
    Un sonoro CRACK accompagnò la smasterializzazione dei due, in un battito di ciglia le loro silhouette spararono nello scenario incendiato dalle sgargianti nuances del tramonto.
     
    .
  7.  
    .
    Avatar

    Member

    Group
    Member
    Posts
    105

    Status
    Offline
    Prosegue qui
     
    .
6 replies since 23/3/2022, 14:24   131 views
  Share  
.